La valutazione del rischio sul lavoro è un’operazione che deve essere costantemente rinnovata e il continuo aggiornamento del DVR è necessario per garantire la salute e la sicurezza aziendale.
Sull’argomento, sappiamo che il documento di valutazione dei rischi (DVR) è un elemento cruciale. Anche la sua gestione, dunque, deve essere adeguata e garantire conformità e sicurezza. Ma quando aggiornare il DVR e ogni quanto bisogna rinnovare questa operazione?
In questo articolo scopriremo i tempi e i modi di aggiornamento DVR, le scadenze e le procedure necessarie per mantenere questo documento conforme alle normative in vigore. Se invece cerchi un supporto concreto nella predisposizione degli atti, formazione aziendale o una consulenza specializzata in questa materia così complessa, puoi rivolgerti a professionisti del settori come C&P Service.
Aggiornamento del DVR: cos’è e perché è importante
La redazione del DVR è obbligatoria secondo il D. Lgs. 81/2008. L’atto deve essere predisposto dal Datore di Lavoro, con il supporto del Responsabile del Servizio di Prevenzione e del Medico Competente.
Il documento di valutazione dei rischi identifica i pericoli di ogni attività, processo e operazione aziendale, misurando i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Allo stesso tempo, è compito del documento prevedere le misure di prevenzione e protezione necessarie a scongiurare il rischio.
Oltre a rispettare l’obbligo di redigere il documento contestualmente all’inizio dell’attività aziendale ed entro 90 giorni dalla data di inizio attività, è fondamentale ottemperare agli obblighi di revisione del DVR e soprattutto i tempi di validità DVR.
A questo proposito diciamo subito che il DVR non ha una durata ben definita, ma deve essere aggiornato ogni qualvolta interviene una modifica rilevante in tema di sicurezza. Possiamo dire, dunque, che un aggiornamento valutazione dei rischi comporta automaticamente la necessità di aggiornare il DVR.
Più precisamente, una modifica del processo produttivo potrebbe comportare nuovi pericoli e quindi nuovi rischi specifici. Oppure potrebbe verificarsi che i nuovi rischi emergano dai risultati della sorveglianza sanitaria.
In tutti i casi, il DVR redatto al momento dell’apertura dell’attività potrebbe non rispondere più alle esigenze sorte nel primo momento ed è proprio questa diversa situazione che impone di aggiornare DVR al rischio attuale.
Va ricordato, insomma, che il documento è essenziale per garantire un’organizzazione sicura. Proprio per questo, la revisione dvr risponde esattamente all’esigenza di garantire la salute e la sicurezza in ogni momento. La mancanza di aggiornamento, peraltro, potrà presto avere gravi conseguenze con la introduzione della patente a punti in edilizia.
Quando è obbligatorio un aggiornamento DVR
Ma il DVR ogni quanto va aggiornato? Esiste una scadenza normativa, una durata dvr oltre la quale è richiesta dalla legge una nuova valutazione dei rischi?
Rispondiamo coerentemente a quanto appena esposto. Non esistono tempi definiti di aggiornamento né esiste una durata dvr che impone un aggiornamento al decorso di una scadenza.
Il DVR è uno strumento duttile che deve essere adeguato e attualizzato, così come il DUVRI, in relazione a tutti i mutamenti sopravvenuti nell’azienda che sono potenzialmente suscettibili di determinare nuove e diverse esposizioni a rischio dei lavoratori.
Dai principi che abbiamo indicato, risulta chiaramente che anche in assenza di una previsione normativa l’adeguamento dvr deve essere garantito ogni qualvolta intervenga variazione. Può essere una modifica nel processo produttivo o un qualsiasi altro cambiamento idoneo a modificare il rischio per i lavoratori.
Scadenza DVR aggiornamento e data certa
Fermo restando quanto abbiamo detto, per l’aggiornamento del DVR è previsto un termine. In particolare, la revisione del documento di valutazione rischi deve essere effettuata entro 30 giorni dall’emergere di nuove informazioni o modifiche del processo produttivo.
Più precisamente, il DVR deve essere aggiornato entro 30 giorni quando si verifica una delle seguenti situazioni:
- infortuni gravi;
- cambio sede o apertura di una sede distaccata;
- modifiche del processo produttivo;
- modifiche all’organizzazione del lavoro, che siano significative per la salute e la sicurezza dei lavoratori;
- nuove nomine nell’organigramma sicurezza;
- in caso di necessità evidenziate dai risultati della sorveglianza sanitaria;
- in presenza di aggiornamenti normativi che richiedono un aggiornamento del dvr.
In tutti questi casi, non solo il Datore di Lavoro deve aggiornare il DVR entro 30 giorni, ma l’impresa deve comunicare al RLS l’aggiornamento delle misure di prevenzione del rischio dandone immediata evidenza documentale.
Per la necessità di adempiere in maniera stringente a questi obblighi, il DVR deve essere sempre indicato con data certa. In particolare, il documento dovrebbe essere sempre munito di una firma certificata con marcatura temporale, non solo nel caso di nuova emissione ma anche nel caso di aggiornamento del DVR.
Dunque, non è sufficiente prendere atto di una modifica che abbia reso necessaria una nuova valutazione dei rischi. Il datore di lavoro deve anche essere costantemente vigile sulle normative e assicurarsi che il dvr sia sempre conforme alle leggi vigenti.
Come aggiornare il DVR: le fasi
L’aggiornamento del DVR richiede un approccio sistematico e collaborativo. Le fasi principali sono le stesse che portano alla redazione del DVR aziendale e includono l’identificazione dei nuovi rischi, la valutazione dell’impatto e la definizione delle misure di prevenzione e protezione.
Prima di tutto, il Datore di Lavoro ha l’onere di provvedere ad individuare secondo la propria esperienza e la migliore evoluzione della scienza tecnica, tutti i fattori di pericolo concretamente presenti all’interno dell’azienda. In particolare, dovrà individuare sia i fattori preesistenti alla modifica sia quelli sopraggiunti che hanno reso necessario l’aggiornamento del DVR.
In secondo luogo, dai pericoli esaminati si dovrà passare al rischio che ogni pericolo provoca sulla salute e la sicurezza dei lavoratori. In questa fase emerge dunque la necessità di operare una vera e propria valutazione d’impatto.
Dunque dal pericolo dell’attività si passa ai rischi specifici ed alla loro probabilità di verificazione. Questa analisi comune a DUVRI e DVR dovrà essere concreta e basata su dati realistici.
Infine, anche nel processo di aggiornamento del DVR è fondamentale considerare le misure di prevenzione e protezione adeguate ai rischi identificati. Queste misure possono includere la formazione dei lavoratori, l’installazione di dispositivi di sicurezza e l’implementazione di procedure operative standard.
Il datore di lavoro deve assicurarsi che ogni misura sia chiaramente documentata nel DVR aggiornato, affinché la sicurezza sul lavoro sia una priorità costante nel contesto aziendale.
Coinvolgimento RLS nel processo di aggiornamento
Diventa essenziale per il datore di lavoro coinvolgere il RLS (rappresentate dei lavoratori per la sicurezza) e il medico competente in ogni fase, affinché tutti i rischi specifici siano considerati e le misure adeguate siano implementate con successo.
Il coinvolgimento del RLS è cruciale nel processo di aggiornamento del DVR. Il RLS funge da intermediario tra i lavoratori e il datore di lavoro, garantendo che le preoccupazioni riguardanti la salute e la sicurezza siano adeguatamente rappresentate.
La collaborazione tra il RLS e il datore di lavoro facilita una valutazione dei rischi completa e accurata, promuovendo un ambiente lavorativo più sicuro per tutti..
Aggiornamento del DVR: cosa contiene
Anche il DVR aggiornato deve contenere, come il documento originario, alcuni elementi essenziali per garantire la salute e sicurezza dei lavoratori. Tra questi, come dicevamo, è fondamentale includere l’identificazione dei rischi presenti nel luogo di lavoro, la valutazione dell’impatto di tali rischi e le misure di prevenzione e protezione che il datore di lavoro intende attuare.
Ogni sezione del DVR deve essere redatta con attenzione per riflettere accuratamente le condizioni di lavoro e garantire un’organizzazione del lavoro sicura alla luce della situazione attuale.
Ma qual è la documentazione necessaria per procedere all’aggiornamento documento valutazione rischi?Come è facile immaginare, diventa essenziale disporre di una documentazione adeguata. Questa comprende, ad esempio, i risultati della sorveglianza sanitaria, eventuali incidenti sul lavoro, modifiche del processo produttivo e relazioni del responsabile del servizio di prevenzione.
La stesura del DVR deve essere supportata da dati aggiornati, per assicurare che le misure di prevenzione siano sempre allineate ai rischi attuali, garantendo così che la sicurezza sul lavoro sia non soltanto un semplice intento ma un’opera concreta di adeguamento delle condizioni di lavoro all’esigenza di protezione dei lavoratori.
Come aggiornare il DVR: strumenti online sono affidabili?
Oggi esistono numerosi strumenti online che promettono di facilitare la valutazione dei rischi e l’aggiornamento del DVR. Tuttavia, affidarsi completamente a questi strumenti può rivelarsi un errore.
Un software online, per quanto ben progettato, non può essere in grado di effettuare una valutazione accurata e personalizzata dei rischi specifici di ogni azienda. Ogni ambiente di lavoro presenta peculiarità uniche che richiedono l’analisi di professionisti qualificati.
Utilizzare risorse digitali può dare l’illusione di semplificare il processo, ma rischia di trascurare dettagli cruciali, mettendo a repentaglio la sicurezza dei lavoratori e la conformità alle normative.
Formazione e consulenza per aggiornamento DVR
Scartata l’ipotesi che affidarsi a sistemi automatici di redazione possa essere una soluzione per garantire la sicurezza e la conformità, la formazione dei lavoratori e la consulenza specialistica restano gli aspetti fondamentali per un efficace aggiornamento del DVR.
C&P Service supporta le aziende nelle fasi di elaborazione e aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, offrendo un’assistenza completa che va oltre l’esecuzione dei semplici adempimenti normativi.
Investire in corsi di formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro, consente ai lavoratori di essere adeguatamente informati su rischi e misure di prevenzione da adottare.
Inoltre, assicurarsi che ogni lavoratore sia consapevole dei rischi e delle misure di prevenzione stabilite nel DVR è fondamentale per migliorare la sicurezza aziendale e ridurre i rischi per la salute e sicurezza.
Best practices per gestire la sicurezza sul lavoro
Adottare best practices per gestire la sicurezza sul lavoro è essenziale per contribuire a un ambiente di lavoro sano. Queste includono la regolare revisione del DVR, il coinvolgimento attivo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e la promozione di una cultura della prevenzione tra i dipendenti.
Avvalersi del supporto di esperti del settore sicurezza può fornire al datore di lavoro una visione più approfondita non solo delle normative vigenti ma anche delle migliori pratiche da seguire per garantire un ambiente lavorativo sicuro.
C&P Service potrà fornirti linee guida concrete e tutto il sostegno necessario per realizzare la valutazione dei rischio e procedere ad un aggiornamento del DVR senza rischi e nel pieno rispetto della normativa.
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